Al termine del percorso propongo ai ragazzi un lavoro a gruppi, che è molto utile per farli riflettere sulle prospettive che sono state proposta, chiedendo loro di esprimere il proprio punto di vista.
Lascio normalmente tre ore di lezione per lavorare a gruppi. I gruppi previsti sono cinque, due dei quali chiedo siano composti uno solo da ragazzi e l’altro solo da ragazze; gli altri meglio se sono misti. A ciascun gruppo assegno una tematica legata agli argomenti affrontati. Le cinque tematiche sono:
- La relazione di coppia dalla prospettiva maschile (gruppo composto solo da ragazzi).
- La relazione di coppia dalla prospettiva femminile (gruppo composto solo da ragazze).
- Sessualità e amore.
- Il corpo.
- La sessualità nella mentalità comune
Nessun ragazzo ha mai espresso obiezioni, ma visto che il tema è sensibile faccio qui questa precisazione: il fatto di chiedere a un gruppo di ragazzi e a un gruppo di ragazze di riflettere sulla prospettiva maschile e femmine della relazione di coppia non ha nessun retroterra ideologico: non significa sostenere da parte mia che altre prospettive non siano possibili o non debbano emergere. Si tratta di un punto di avvio a partire dal quale chiedo ai ragazzi di sviluppare la loro riflessione. I ragazzi sono liberi nel caso di esprimere la loro perplessità rispetto a una distinzione di questo tipo, proponendo quello che la loro sensibilità gli suggerisce e discutendone poi insieme.
Consegno a ciascun gruppo una traccia con le indicazioni per il lavoro (scaricabile da qui: il file è composto da cinque pagine A4, in ogni pagina ciascuna traccia è riportata due volte, va tagliata in due così da avere due tracce in foglio A5). L’obbiettivo è preparare una presentazione al resto della classe del tema assegnato, condividendo il punto di vista e le riflessioni che sono emerse nel gruppo, mettendo in luce eventualmente aspetti sui quali i membri del gruppo non sono d’accordo tra loro o con la prospettiva che gli si chiedeva di approfondire. A ogni gruppo è chiesto di trovare alcune canzoni, video, spezzoni di film, che esprimano quanto emerso dalle loro riflessioni. Ai primi due gruppi (quelli che riflettono sulla prospettiva maschile e femminile) è proposto inoltre, come attività facoltativa, di mettere in scena dei brevi sketch su alcune situazioni indicate, molto utili per far emergere, nella ripresa insieme, le caratteristiche delle prospettive loro assegnate. La presentazione va accompagnata con delle slide che a ciascun gruppo si chiede di predisporre. È possibile per i ragazzi utilizzare i cellulari o organizzarsi per portare a scuola PC o tablet.
Utilizzo normalmente un’ora per ogni esposizione. Dopo la presentazione del lavoro di ciascun gruppo utilizzo il resto dell’ora per riprendere i temi che il gruppo ha messo in luce e discuterne insieme alla classe.
Per quanto riguarda la valutazione, preciso sempre ai ragazzi, non vengono in alcun modo valutati i punti di vista espressi: i ragazzi sono liberi di esprimere quello che davvero pensano, senza che questo influisca sul voto. Ciò che viene valutato è il livello di approfondimento della tematica, la pertinenza, l’originalità ed efficacia della strutturazione del lavoro e dell’esposizione.