Vocazione

Come primo tema dell’anno coi ragazzi di terza media abbiamo trattato la vocazione. I ragazzi in questo periodo sono chiamati a scegliere la scuola superiore, quindi iniziano a porsi la domanda sul loro futuro, sulla loro vita. Il termine “vocazione” va qui inteso in un senso ampio, non circoscritto ad una scelta di vita definitiva (consacrazione, matrimonio, ecc…), in modo che vada a toccare la dimensione dei desideri, delle attitudini, delle scelte che già da ora posso mettere in atto rispondendo a ciò che sono.

Incontri sul tema

1 Nel primo incontro abbiamo scelto di svolgere un’attività un po’ particolare, ma che ai ragazzi è piaciuta molto: li abbiamo portati fuori da un supermercato, li abbiamo divisi in piccoli gruppi e abbiamo chiesto loro di fermare alcuni passanti chiedendogli cosa fosse per loro la vocazione. Ogni gruppo doveva segnare su un foglio le risposte. (Dopo l’imbarazzo iniziale i ragazzi si sono buttati molto bene nell’attività! E’ stato anche un momento bello di testimonianza, chi ha incontrato i ragazzi ha trovato qualcosa di diverso dal solito e forse si è posto qualche domanda…). Questo per introdurre il tema e insieme far comprendere ai ragazzi che la parola vocazione può avere diversi significati.

2 Nel secondo incontro abbiamo ripreso insieme ai ragazzi l’attività svolta, leggendo insieme le risposte ottenute e facendoci raccontare da loro le impressioni avute. Poi abbiamo provato ad introdurre i ragazzi al tema della vocazione attraverso queste attività:

  • Visione dello spezzone della vocazione di San Paolo tratto dal film “San Paolo – da persecutore ad apostolo di Gesù Cristo“, per collegare il tema della vocazione con la figura di riferimento di San Paolo.
  • Lettura insieme del racconto “La matita di Dio” di Mons. Giancarlo Bregantini e gioco ad esso collegato di unire i puntini (su questo sito trovate diversi disegni del genere da stampare e scaricare gratuitamente).
  • Spiegazione del significato del racconto e dell’attività: nella nostra vita Dio ha messo dei segni (i puntini) del suo progetto per noi. Questi puntini sono le nostre caratteristiche, i nostri desideri, quello che ci rende felici. Sta a noi unire questi puntini dando forma alla nostra vita, che sarà davvero compiuta se rispecchierà il progetto di Dio. Rischi da evitare: ritenere che tutto sia già deciso, percepire la vocazione come qualcosa che Dio ha scelto per me e alla quale io, anche se non vorrei, devo obbedire; credere che la vocazione sia qualcosa di diverso dalla tua felicità

3 Nel terzo incontro facciamo incontrare i ragazzi con coloro che hanno vissuto in pienezza la propria vocazione: i santi (il top sarebbe far cadere questo incontro in concomitanza con la Festa di tutti i Santi del 1 novembre). Agli educatori si chiede di impersonificare, con tanto di travestimento, ciascuno un santo a scelta. I ragazzi, divisi a gruppi, dovranno andare da ognuno dei santi e intervistarli, prendendo nota delle risposte. Dalla testimonianza di ciascun santo dovrà emergere (tra parentesi l’esempio applicato a San Paolo):
1) che è felice (nella lettera ai Filippesi perfino dal carcere continua a dire di rallegrarsi!)
2) il momento che ha dato la svolta alla sua vita (Damasco)
3) il fatto che ha capito la sua vocazione vivendo il suo quotidiano (stava perseguitando i cristiani). Quando ogni gruppo avrà intervistato tutti i santi, ci si ritroverà tutti insieme e si condividerà quello che più ha colpito ciascuno. Gli educatori sottolineeranno i tratti più importanti delle testimonianze rispetto al tema della vocazione.

4 In questo quarto incontro proponiamo invece ai ragazzi la figura di Peppino Impastato. Ci piaceva accostare alla figura dei santi la figura di un uomo che, da un punto di vista laico, ha giocato fino in fondo la sua vita, lottando fino a morire per quello in cui credeva. L’incontro è la presentazione ai ragazzi di questa figura, alternando dei brani letti a degli spezzoni del film “I cento Passi“. Questa è la traccia  che abbiamo utilizzato.

N.B.: Gli spezzoni del film non posso postarli per motivi di copyright, chi fosse interessato ad averli può contattarmi cliccando qui.

5 Nel quinto incontro abbiamo scelto di invitare un testimone a raccontare la propria vocazione. Nella scelta del testimone abbiamo preferito una figura laica rispetto ad una consacrata, per evitare l’accostamento: vocazione = prete/suora. L’obiettivo non è tanto quello di una testimonianza su una scelta di vita definitiva, ma del racconto di una persona che faccia capire ai ragazzi il cammino che porta a scoprire la propria vocazione, un cammino che possono iniziare a percorrere già da ora.

6 Il percorso si conclude con un incontro di preghiera a partire dal brano di Vangelo della chiamata di Pietro e dei primi apostoli (Lc 5,1-11) e da quello del giovane ricco (Mc 10,17-22). Dopo aver letto i due brani con il metodo dei quattro colori, chi guida la preghiera farà un commento nel quale far emergere gli atteggiamenti diversi dei discepoli e del giovane ricco rispetto alla chiamata di Gesù, cercando di attualizzarli nel contesto della vita dei ragazzi, mostrando così loro concretamente cosa significhi accogliere la chiamata di Gesù e quali ostacoli ci impediscono di prenderla in considerazione. In fine si lascerà un momento di silenzio in cui i ragazzi potranno rispondere ad alcune domande. Questa la traccia utilizzata.

Pubblicità

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...