Ne hai percorsa di strada da quei giorni,
in cui insieme guardavamo le stelle.
Amori, tradimenti, sorrisi, rabbia, lacrime,
abbracci, diti medi, lotte, sconfitte, successi,
orgoglio, nullità, delusioni, disillusioni…
Questo e tant’altro ti ha fatto la vita,
fino a che quelle stelle, comune ricordo lontano,
a poco a poco si sono sbiadite,
hanno perso la loro lucentezza,
hanno smesso di brillare,
e sono diventate utopia.
Sogni, illusioni di adolescenti,
ancora ignari di un mondo che non scorge più stelle.
Eppure ogni tanto, tra rabbia e sorrisi,
ti scopri a levare in alto lo sguardo,
una fitta allo stomaco ti sconquassa l’umore,
come il ricordo di un canto lontano,
come una nostalgia di qualcosa di vero…
Ed è lì che ti torna quel dubbio,
inquietudine da scacciare all’istante
per non permetterle di sconvolgere tutto:
val la pena una vita così?
O non è meglio seguire le stelle?