Quei laici tuttora «ridotti»

La notizia della condanna dell’ex arcivescovo di Washington McCarrick ha avuto grande risalto mediatico in questi ultimi giorni. Un aspetto che mi ha colpito è come il provvedimento di dimissione dallo stato clericale inflitto all’ex cardinale, sia stato riportato da quasi tutte le testate giornalistiche secondo la sua precedente dicitura, ossia “riduzione allo stato laicale”.

statolaicale

La sostituzione dell’espressione “riduzione” con quella di “dimissione” risale al 1983, quando venne promulgato il nuovo Codice di Diritto Canonico. Continua a leggere “Quei laici tuttora «ridotti»”

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Se i Magi fossero un leghista, un grillino e un piddino…

La notte era fredda ma bellissima. In cielo le stelle sembravano un coro di luci inneggianti di splendore. E tra di esse la grande stella, luminosa più che mai, che si era finalmente posata su una piccola capanna diroccata di un paesino dimenticato. Erano arrivati. I magi si guardarono l’un l’altro, stanchi per il viaggio. Facevano di tutto per non darlo a vedere, ma erano colmi di gioia.

Ne avevano fatta di strada. Era ormai un ricordo lontano quel giorno, a Roma, quando l’imperatore Sergio li aveva convocati. Loro tre, un leghista, un grillino e un piddino, e aveva chiesto loro di intraprendere quel viaggio dietro la stella, verso una sperduta provincia dell’impero, per accogliere il Messia. Continua a leggere “Se i Magi fossero un leghista, un grillino e un piddino…”

Pedofilia: anche i preti sono uomini

Quale bene può derivare al nostro modo di essere cristiani lo scandalo della pedofilia? Credo sia la domanda più giusta, che eviti di rimuovere il problema (come purtroppo siamo troppo tentati di fare) e aiuti ad andarne alla radice.

Certo la questione chiama anzitutto in causa i sacerdoti, la loro identità e formazione; e ci sarebbe molto da discutere al riguardo. Una cosa su tutte: ha ancora senso che, mentre Papa Francesco parla di Chiesa in uscita, a chi vuole diventare prete siano chiesti nei seminari anni di “distacco” dal mondo, per quanto oggi mitigato da tante nuove modalità di intendere e organizzare il seminario? Continua a leggere “Pedofilia: anche i preti sono uomini”

L’ira dei giusti? Nella Bibbia non c’è!

Mi ha incuriosito leggere i titoli delle testate online che, riportando il post su Facebook di Matteo Salvini dopo la sentenza in merito al sequestro dei beni della Lega – “Temete l’ira dei giusti” – lo qualificavano come una citazione biblica.

Sono così andato a cercare dove il testo biblico riportasse quella citazione, e con mia grande sorpresa ho constatato che questa espressione nella Bibbia non c’è! Sono andato a consultare l’ultima traduzione CEI del 2008, la precedente versione del 1974, la Traduzione interconfessionale in lingua corrente del 1985, ma nulla.

Non solo non vi è traccia di queste precise parole, ma nemmeno di qualcosa di simile. Una frase che in qualche modo rispecchi quel concetto. Zero. Continua a leggere “L’ira dei giusti? Nella Bibbia non c’è!”

Famiglia Cristiana e il “Vade retro Salvini”

Ci ho pensato molto a questa faccenda e sono giunto alla conclusione che no, non condivido la scelta di Famiglia Cristina di uscire con questa copertina. Chi mi conosce sa quanto distante io sia dalle posizioni di Salvini (e quanto io sia convinto che le idee di Salvini non siano cristiane!), ma non condivido la scelta di “demonizzare” chi pensa e agisce in modo differente da me. Non condivido questo stile contrappostivo. Non lo condividevo quando si parlava di unioni civili e biotestamento, non lo condivido nemmeno ora. Semplicemente perché non è uno stile che aiuta ad andare oltre le differenze ma le acuisce (e se il tema in oggetto è la convivenza delle differenze questa è una contraddizione), né contribuisce in qualche modo a risolvere la situazione.
E non è uno stile cristiano. Perché il “Vade retro” Gesù lo disse non a un suo oppositore ma al primo dei suoi apostoli; perché i peccatori, chi la pensava diversamente da lui, Gesù non li demonizzava, normalmente ci andava a pranzo insieme…

Sulla crisi politica

Sono diversi mesi che non mi esprimo riguardo la situazione politica. Sarà che dopo il referendum del 2016 la mia passione politica si è decisamente arenata, sarà che da lì in poi identificarmi con una delle proposte politiche in campo mi è diventato davvero difficile: non con le liti infinite del PD, non con gli altri schieramenti da cui mi divide una visione politica che non condivido.
Di fronte agli ultimi sviluppi però è difficile stare in silenzio, ed eccomi qui. Non per unire la mia voce a una delle contrapposte tifoserie, il tifo lo faccio solo quando gioca la Juve; ma perché ogni giorno spendo il mio tempo tra i ragazzi della mia scuola, spanati da morire ma belli, e da qualche giorno quando torno a casa c’è un bimbetto di due settimane che mi aspetta e mi guarda con i suoi occhioni aperti. E non posso non chiedermi cosa stiamo costruendo per loro. Cosa vorrei domani per loro. Continua a leggere “Sulla crisi politica”